Occhio

Orzaiolo

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ORZAIOLO

 

Si tratta di un’infiammazione delle ghiandole sebacee collocate alla base delle ciglia dell’occhio.

È un piccolo nodulo doloroso, di solito si forma all’interno o all’esterno della palpebra.

Solitamente colpisce un solo occhio e si sviluppa molto rapidamente.

 

Le cause:

La causa principale è l’infezione delle ghiandole sebacee nella palpebra. Il batterio stafilococco è responsabile della maggior parte di queste infezioni.

Anche il make-up a volte può essere causa di orzaiolo, soprattutto se quest’ultimi  vengono condivisi. Inoltre, indossare troppi trucchi per gli occhi può a volte causarne lo sviluppo; è importante infatti  rimuovere il trucco prima di andare a letto.

 

Fattori di rischio:

  • Toccare gli occhi con le mani sporche
  • Inserire le lenti a contatto senza disinfettarle accuratamente
  • Non rimuovere il trucco dagli occhi prima di andare a dormire
  • Usare cosmetici vecchi o scaduti

 

Sintomi:

 

  • Fotofobia
  • Fastidio nell’ammiccamento
  • Occhi arrossati e crostosi
  • Senso di peso
  • Bruciore
  • Dolore nell’area interessata

 

Trattamento:

 

Normalmente l’orzaiolo trattato guarisce in 20 giorni circa.

La maggior parte, sono innocui agli occhi e non influenzano la capacità di vedere chiaramente.

 

È consigliabile:

 

  • Evitare di usare lenti a contatto e trucco per gli occhi fin quando l’orzaiolo non sia guarito
  • Applicare impacchi caldi con un panno pulito e caldo contro la palpebra per 10 minuti.
  • Massaggiare delicatamente l’area interessata con la punta delle dita, facendo attenzione a non colpire se stessi negli occhi.
  • Applicare se necessario antibiotici topici; colliri medicati o unguenti antibiotici possono aiutare a curare l’infezione.

 

È il caso di vedere un medico se:

  • L’orzaiolo non inizia a migliorare dopo 48 ore
  • Rossore e gonfiore si estendono oltre la palpebra

Consulta il tuo oculista di fiducia.

 

Pachimetria corneale

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Pachimetria corneale

Cos’è? E quando è il caso di dover effettuare questo esame.

 

La pachimetria corneale è un esame non invasivo,e misura velocemente lo spessore della cornea che rappresenta la parte anteriore dell’occhio.

Va fatto prima di effettuare diversi tipi di  interventi quali fra i più importanti chirurgia refrattiva e chirurgia corneale; inoltre è una parte importante della valutazione e della gestione dell’ipertensione oculare e del glaucoma.

Sono disponibili diverse tecniche per misurare in modo affidabile lo spessore corneale. Le metodologie utilizzate in queste tecniche sono basate su principi ultrasonici o ottici.

Anche l’uso di lenti a contatto può a volte causare gonfiore alla cornea. Questo può essere difficile da vedere al microscopio. Tuttavia, la pachimetria mostrerà un netto aumento dello spessore.

Raggi ultravioletti  e occhi.

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raggi ultravioletti e occhi

Esporsi al sole ma con cautela.

Quanti di noi espongono il proprio corpo al sole? Le radiazioni ultraviolette assorbite in quantità moderata hanno effetti positivi per la nostra salute, sopratutto per quanto riguarda la produzione di vitamina D che contribuisce all’assorbimento dei minerali a livello renale, intestinale e osseo. In medicina infatti gli UV vengono utilizzati anche nella cura di malattie della pelle come psoriasi e vitiligine.

Tuttavia se da un lato l’esporsi al sole in maniera moderata fa bene al nostro corpo dall’altro lato una esposizione eccessiva è molto dannosa alla salute.

Anche gli occhi sono estremamente sensibili a questo tipo di radiazione e possono subire danni, anche gravi a causa dell’esposizione prolungata agli ultravioletti. Chi lavora all’aria aperta ha un maggior rischio di provocare patologie all’occhio, in quanto gli UV riflettono maggiormente su neve, sabbia, acqua e anche sul cemento.

Quanti tipi di raggi UV esistono e quali sono le parti dell’occhio più colpite?

 

Esistono diversi tipi di raggi UV: UV-C UV-B e UV-A.

La cornea e il cristallino sono i tessuti oculari più a rischio ma anche la retina può essere colpita. Nel tempo, gli effetti dei raggi possono contribuire a causare una serie di problemi agli occhi.

  • UV-C è la più pericolosa per la salute umana ma fortunatamente viene filtrata dallo strato d’ozono e non raggiunge la superficie terrestre
  • UV-B  rendono la pelle rossa e possono danneggiare la cornea e la lente sulla parte anteriore dell’occhio in quanto vengono assorbiti
  • UV-A presenti tutto l’anno, anche nelle giornate nuvolose sono i responsabili della pelle abbronzata; possono penetrare nel cristallino provocandone a lungo andare l’ossidazione causa di una nebulosità bianca. L’uv-a pertanto è diventato noto anche come causa di cataratta.

 

Diverse sono le patologie che possono interessare i nostri occhi:

  • cheracongiuntivite attinica
  • cataratta
  • pterigio
  • neoplasie

Il regolare controllo della vista, è una buona abitudine da coltivare nel corso di tutta la vita, in quanto ad ogni età corrispondono bisogni, cambiamenti e potenziali rischi a cui far fronte. Rispettare un programma di prevenzione e cura è indispensabile in quanto permette di poter prendere in tempo le diverse patologie.

Stanco di portare gli occhiali sempre con te?

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La CHIRURGIA REFRATTIVA è la soluzione

Miopia, astigmatismo e ipermetropia sono disturbi visivi che possono essere eliminati con lintervento di chirurgia refrattiva.

La chirurgia refrattiva è un intervento chirurgico utilizzato per migliorare lo stato refrattivo dell’occhio per ridurre o eliminare la dipendenza da occhiali o lenti a contatto. Vi sono diversi tipi di intervento, quello più comune utilizza il laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea.

Prima di sottoporre il paziente a un intervento di chirurgia refrattiva è necessaria una valutazione pre-operatoria che determini l’idoneità del paziente; vengono infatti effettuate visite oculistiche approfondite seguite con esami diagnostici specifici.

In base alle caratteristiche dellocchio, all’età e alla tipologia del difetto visivo da correggere vi sono diverse tecniche dintervento, la LASIK o la PRK.

Un fattore fondamentale prima di procedere allintervento è quello di verificare la stabilità del difetto visivo, l’età migliore è dai 21 anni in poi ed è sconsigliato per i soggetti troppo giovani nei quali il globo oculare è ancora in evoluzione e in crescita.

Anche per le persone con determinate patologie oculari che coinvolgono cornea o retina, donne in gravidanza o pazienti che hanno condizioni mediche come glaucoma,malattia vascolare incontrollata o malattia autoimmune è sconsigliato di sottoporsi allintervento.

La chirurgia refrattiva offre la possibilità di eliminare la dipendenza dagli occhiali riscoprire il piacere di praticare le attività che si amano senza dover indossare occhiali da vista o lenti a contatto.

OCCHIO PIGRO ? Come capire se i bambini sono affetti ?

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OCCHIO PIGRO ?

Come capire se i bambini sono affetti ?

L’occhio pigro generalmente indica che

l’occhio è affetto da ambliopia, ossia una perdita efficace della vista.

L’ambliopia è un problema di sviluppo che interessa la comunicazione tra occhio e cervello.

Questo accade quando il cervello, non riconosce pienamente le immagini viste dall’occhio ambliope. Ciò colpisce comunemente un occhio, ma può manifestarsi con una riduzione della vista in entrambi gli occhiÈ presente nel 2-4% della popolazione e colpisce circa il 4-5% dei bambini nei primi anni di vita. 

I sintomi più comuni dell’occhio pigro sono lo spostamento e il disallineamento degli occhi.

Un occhio pigro può però causare gravi problemi visivi:

  • Strabismo : accade quando i muscoli non sono in grado di allineare correttamente gli occhi; l’occhio più debole guarda verso l’interno, verso l’esterno, verso l’alto o verso il basso, mentre l’altro guarda verso l’avanti.
  • Errori di rifrazione: l’occhio non focalizza bene la luce; gli errori di rifrazione includono miopia  ipermetropia  e astigmatismo.
  • Cataratta infantile  : macchie torbide che si sviluppano o nella lente, che si trova dietro l’iride (la parte colorata dell’occhio) o nella pupilla.

 

Non sempre si riesce a capire se nostro figlio soffra di occhio pigro, ecco perché è fondamentale che il bambino venga sottoposto ad un test oculare  nei primi mesi di vita  e poi all’età di 2-3 anni e a 6-7 anni, poiché problemi come lo strabismo e gli errori di rifrazione possono non svilupparsi nei primi anni.

 

Nella maggior parte dei casi, gli oftalmologi bloccano l’occhio più forte per costringere il cervello a riconoscere l’immagine creata dall’occhio ambliope. Questo procedimento è eseguito applicando un cerotto o gocce oculari che offuscano temporaneamente la vista.

Prima s’inizia il trattamento di un occhio pigro, maggiori sono le probabilità di successo.

Ogni volta che  noti  problemi  agli occhi o alla vista, consulta il tuo oculista il  prima possibile.

 

 

Ricorda :

L’occhio pigro si manifesta con:

  • -Difficoltà di visione.
  • -Movimenti involontari dell’occhio.
  • -Ridotta sensibilità al contrasto e al movimento.
  • -Scarsa percezione della profondità.

 

INFO:331-1446151    INFO@CASALUTE.IT    WWW.CASALUTE.IT

occhio secco

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Negli ultimi anni la sindrome dell’occhio secco ha visto un significativo aumento anche se spesso  è stata sottovalutata

L’occhio secco è un disturbo dovuto alla scarsa produzione di lacrime che inumidiscono la superficie oculare a contatto con l’esterno.

I sintomi più comuni dovuti alla sindrome da occhio secco sono:

– bruciore

– sensazione di corpo estraneo nell’occhio

– fastidio della luce ( fotofobia)

– difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio

– nei casi più gravi, dolore e annebbiamento visivo

Molte persone affette da sindrome degli occhi secchi soffre anche di disturbi alla gola e al seno paranasale: congestione nasale o sinusite, tosse cronica, raffreddori frequenti, allergie stagionali, congestione al centro dell’orecchio, mal di testa.

Vediamo alcune delle cause più comuni della sindrome da occhio secco:

Età avanzata. Con l’avanzamento dell’età la produzione di lacrime diminuisce perché con il tempo si ha una  progressiva atrofizzazione delle ghiandole lacrimali. A volte la riduzione nella produzione basale, provoca di riflesso un’eccessiva produzione di lacrime dovuta all’irritazione degli occhi.

Lenti a contatto. L’uso delle lenti a contatto può contribuire all’evaporazione delle lacrime e ciò è causa di irritazioni e infezioni.  Anche le soluzioni disinfettanti o lubrificanti per le lenti a volte possono indurre un’alterazione della produzione di lacrime. Nello stesso tempo se l’occhio è poco lubrificato, la lente tende ad aderire alla cornea provocando danni in alcuni casi anche gravi ( abrasioni, cheratiti).

Ambiente. Alcune condizioni atmosferiche come giornate troppo  soleggiate, secche o ventose,  o ambienti in cui sono in funzione impianti di riscaldamento o di condizionamento dell’aria provocano un aumento dell’evaporazione delle lacrime, riducendo così la lubrificazione degli occhi.

L’occhio secco se non curato può provocare seri problemi a danno della cornea. È bene fare un controllo oculistico. Durante la visita il medico sottoporrà il paziente ad alcuni test per individuare le alterazioni della lacrimazione e prescrivere la giusta terapia farmacologica spesso a base di colliri.

cibo e occhi

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Anche l’occhio ha bisogno di essere nutrito e per un suo migliore funzionamento è importante scegliere e mangiare dei cibi adeguati.

Alcuni cibi infatti aiutano a prevenire problemi come cataratta o glaucoma ma anche ad evitare peggioramenti se si è già affetti da queste patologie, permettendo di proteggere l’occhio da fattori di rischio come l’inquinamento o le luci artificiali.

Bisogna mangiare soprattutto cibi che contengono antiossidanti, vitamine e minerali.
-Gli antiossidanti (che sono indispensabili per prevenire l’invecchiamento precoce degli occhi , per migliorare la circolazione retinica e proteggere i vasi sanguigni dai danni del diabete e ipertensione), si trovano in alcuni tipi di frutta quali : uva nera, frutti di bosco, agrumi. Li troviamo anche nell’aglio e la cipolla.

-Le vitamine ci aiutano a proteggere la funzionalità dei bastoncelli e dei coni, le cellule che si trovano nella retina.
Mangiare carote, cachi, albicocche, cavoli, meloni, verdure a foglia per assumere provitamina A, importante per prevenire la secchezza della cornea e l’opacità del cristallino.
Cereali integrali, legumi, verdure a foglia, semi oleosi contengono le vitamine del gruppo B, che prevengono le infiammazioni del nervo ottico e neuriti, oltre che le cataratte.
Agrumi, cavoli e frutti di bosco per assumere la Vitamina C, che è antiossidante e previene le emorragie e aiuta la cicatrizzazione dei tessuti
Infine, per prevenire cataratte e maculopatie degenerative ci aiuta la Vitamina E presente in: semi oleosi, olio extravergine, avocado.

-I minerali utili per la salute dei nostri occhi sono :
il magnesio e il potassio per prevenire secchezza oculare, lacrimazione e visione annebbiata. Li troviamo in: : fave, soia, fagioli, ortaggi a foglia verde, avena, riso e semi oleosi.
Lo zinco, presente nel grano, avena e verdure a foglia, ci aiuta a ridurre il rischio di degenerazione maculare.
Lo zolfo previene alcuni tipi di maculopatia e aiuta la cicatrizzazione dei tessuti. Si trova in: aglio, cipolla, porro e in diverse varietà di cavoli.

Ricordiamo inoltre di evitate cibi che contengano grassi saturi in eccesso (che possono influire negativamente sulla microcircolazione dell’occhio) e tenete sempre sotto controllo il bilancio degli zuccheri, per prevenire il glaucoma.

daltonismo

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Il daltonismo, un’anomalia della percezione dei colori, è più diffuso di quanto si pensi. Ne soffre una persona su venti e in diverse forme. I colori, percepiti dalle cellule della retina chiamati coni, risultano alterati quando questi coni sono difettosi. La loro mancata funzionalità causa diversi gradi di daltonismo.

Il daltonismo è un difetto genetico legato al cromosoma X e questo fa si che sia più frequente negli uomini ma è molto raro nelle donne . Viene infatti trasmesso da un gene che si trova sul cromosoma X: se questo è difettoso, nel maschio ( con cromosomi X e Y) comparirà  il disturbo. Nella femmina invece (con due cromosomi X), se il primo è difettoso il secondo potrà sopperire al difetto.

I tipi di daltonismo più diffusi sono quattro: acromatopsia protanopia, deuteranopia e tritanopia.

L’acromatopsia: i soggetti vedono solo in bianco e nero. Si tratta di un deficit di visione di tutti e tre i colori primari: rosso, verde e blu.

La protanopia: i soggetti non riconoscono il  colore rosso, o ne hanno una percezione minima nei casi meno gravi.

La deuteranopia: i soggetti non vedono il colore verde. Ѐ il tipo di daltonismo più diffuso e colpisce il 4-5% degli individui.

La tritanopia: i soggetti non vedono il colore blu, violetto e giallo.

Non tutti riescono a riconoscere di essere daltonici ,in quanto lo sono fin dalla nascita. Spesso a riconoscere per prime il difetto sono le maestre che chiedono ai bambini di usare determinati colori per i loro disegni. Solitamente segue una visita specialistica in cui l’ oculistica da delle indicazioni dopo aver eseguito un esame attraverso dei test di percezione cromatica. Per il momento non esistono delle cure per questo particolare problema, l’unico modo per agevolare i contrasti di colore è l’uso di lenti colorate dotate di filtri speciali.

 

 

glaucoma e marijuana

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Si è spesso parlato dell’aiuto che può dare la marijuana medica nel trattamento del glaucoma. Si tratta in realtà di un malinteso e gli olfatmologi sconsigliano un trattamento con questa sostanza.
Il glaucoma è una malattia che danneggia il nervo ottico dell’occhio. Si verifica quando il fluido si accumula nella parte anteriore dell’occhio. Questo liquido in eccesso aumenta la pressione dell’occhio danneggiando il nervo ottico. Quando il glaucoma si sviluppa di solito non si dispone di alcun sintomo precoce e la malattia progredisce lentamente. In questo modo, il glaucoma può rubare la vista in modo molto graduale. Ma la cecità da glaucoma può spesso essere prevenuta con un trattamento precoce.
L’American Academy Ophthalmology spiega le ragioni per cui non è consigliabile affidarsi a una forma di terapia basata sulla marijuana.
I sostenitori della marijuana citano prove che prodotti di canapa possono abbassare la pressione intraoculare (IOP) in persone con glaucoma. Tuttavia, questi prodotti sono meno efficaci dei medicinali prescritti da un medico oculista.
La dose elevata di marijuana, necessaria per produrre un effetto clinicamente rilevante sulla IOP a breve termine, richiede costante inalazione.
Il numero di effetti collaterali significativi generati da uso orale a lungo termine di marijuana, rende questa una pessima scelta nel trattamento del glaucoma, una malattia cronica che richiede un provato ed efficace trattamento.
La marijuana attualmente approvata a livello federale per uso medico è il Marinol, una forma sintetica del componente più attivo della marijuana. Può essere assunto per via orale nella forma della capsula. Ma gli effetti del Marinol sul glaucoma non sono significativi.
Nessuno studio ha dimostrato che la marijuana, o uno qualsiasi dei suoi componenti chimici, può tranquillamente ed efficacemente abbassare la pressione intraoculare meglio della varietà di farmaci attualmente sul mercato.

miopia in aumento

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Secondo un sondaggio svolto dalla OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con il Brien Holden Vision Institute (centro di eccellenza australiana nel campo della medicina oftalmica), è certo che la miopia, quel disturbo visivo che non permette di mettere a fuoco gli oggetti e le persone a una certe distanza, stia aumentando considerevolmente e si conta che entro il 2050 i miopi nel mondo saranno 5 miliardi.
Secondo gli esperti sono soprattutto le abitudini tecnologiche che portano a questa tendenza. Usando spesso il computer, tablet, smartphome e altri dispositivi elettronici di questo tipo la vista si adatta a una visione da vicino a discapito di quella da lontano. Si innesca poi un processo di adattamento per cui la società tutta tende ad assumere a livello genetico il difetto. Questo il motivo principale dell’aumento di questa patologia nel mondo. Inoltre singoli studi mostrano variazioni nella prevalenza della miopia e miopia elevata tra regioni e gruppi etnici e continua ad esserci incertezza per quanto riguarda la crescente prevalenza della miopia.
I consigli dei medici oculisti per la salute dei nostri occhi, sono:
-moderare l’uso dei dispositivi elettronici, e porre attenzione anche durante l’uso a lavoro.
-Gli schermi, tenuti ben puliti, devo essere ben illuminati con la giusta gradazione di contrasto.
-Durante il giorno non bisogna leggere o lavorare esposti al sole.
-Nelle ore notturne non usare solo l’illuminazione del dispositivo che si usa, ma avvicinare un’altra fonte di luce.
-Lo schermo del computer deve essere posizionato all’altezza degli occhi a una distanza di circa 1 metro, e di 60 cm per il cellulare.
-Cercare, se possibile, stare e lavorare in luoghi dove si può usare la luce naturale.
-Aiutarsi con l’alimentazione,inserendo nella dieta quotidiana : carote, verdure a foglia larga, mirtilli e more. Tutti indicati per la salute degli occhi e la circolazione perioculare.

 

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